domenica 11 maggio 2008

Novità editoriale: L'UNICITÀ DEL CRISTIANESIMO

Il primo anelito dell’uomo è la ricerca della felicità. L’animale — come essere senziente — può sperimentare il piacere, ma solo l’uomo ricerca e può sperimentare la felicità.
Quando l’uomo sperimenta una gioia, già si preoccupa del perché dovrà perderla; e questa preoccupazione lo costringe inevitabilmente. L’uomo, per natura, è già proiettato verso l’oltre: non gli basta il presente. Certamente si realizza e realizza i suoi gesti nel presente, ma vive nella tensione di ciò che accadrà o che potrà accadere.
Questa tensione costringe l’uomo a porsi una domanda fondamentale, tanto importante da essere la domanda su cui si gioca tutta la sua felicità: sono gettato nella vita o sono frutto di un progetto di Amore? Ovvero: sono solo o posso vivere nella consolazione di una vera compagnia?
Le varie religioni rispondono in modo insufficiente a questa tensione dell'uomo, e alcune sembrano eluderla completamente. Il Cristianesimo, invece, sa rispondere in maniera persuasiva, a patto però che lo si consideri nella sua integrità senza riduzioni o edulcorazioni di sorta.


Corrado Gnerre insegna Storia dell’Utopia in età moderna e contemporanea presso l’Università Europea di Roma. Collabora con riviste a tiratura nazionale e ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra cui L’Incarnazione alla prova della Storia (Udine 1999) e La religiosità orientale. Induismo e Buddismo a confronto con il Cristianesimo (Roma 2003).


Corrado Gnerre
L'UNICITÀ DEL CRISTIANESIMO
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-89756-27-0]
Pagg. 96 - € 8,00


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