sabato 23 gennaio 2010

RECENSIONE di Piero Vassallo a LA MILIZIA DELL'ARCANGELO

Frutto dell’infedeltà al magistero cattolico e ai dogmi confermati dal Vaticano II, lo spirito del concilio ha propagato il buonismo, idea di bontà contraffatta e lanciata da teologi spericolati verso il lassismo, il relativismo e l’ignavia “de li angeli che non furon ribelli / né fur fedeli a Dio” (Inf, III, 37-38).
Di qui l’attualità della riflessione di Raffaele Ragni su San Michele Arcangelo, creatura fiammante di carità e perciò degna di amministrare la giustizia indefettibile di Dio.
Raffaele Ragni, autore del saggio “La milizia dell’Arcangelo”, pubblicato in questi giorni da Solfanelli in Chieti, è un giovane e brillante studioso di scienze religiose, che professa una fede senza cedimenti alle sterili mode di passaggio sulla scena del giornalismo teologico.
Roberto De Mattei, autore di una puntuale introduzione al testo, sostiene che Ragni “ci introduce, con una vasta conoscenza delle fonti teologiche, letterarie e iconografiche, nel mistero angelico, che può aiutarci a meglio comprendere ed affrontare le grandi sfide dei nostri tempi”.
La contemplazione del mistero angelico fa scendere la perfetta luce della sapienza cristiana sulla creazione di un mondo – questo mondo - diverso dal migliore dei mondi possibili, che ispira le desolanti elucubrazioni dei sofisti e inquina l’immaginazione del debolismo teologizzante.
“I buoni spiriti, rammenta infatti l’autore, rafforzano la percezione di Dio e la coscienza della sua presenza. Aiutano il senso comune a conoscere la bellezza e l’armonia del creato, ispirano alla fantasia immagini rassicuranti … sostengono la memoria nel richiamare le esperienze positive della nostra vita”.
Ragni confuta inoltre le mitologie – attualizzate da romanzieri esoterici e da cinematografari avventurosi – intorno alla tenebrosa divinità di Lucifero e ristabilisce la verità: “Lucifero è un angelo decaduto. Non è un dio malefico, come quelli che figurano nella religioni politeiste”.
Opportuna è infine le messa a punto di Ragni, sui confini dell’ecumenismo ebraicizzante. Gli affreschi del duomo di Marcianise, che rappresentano Melchisedek figura del Redentore, rivelano, infatti la preesistenza di Cristo rispetto ad Abramo: “con la nuova alleanza, soltanto chi crede nel Figlio di Dio e segue i suoi comandamenti è libero dalla schiavitù del peccato ed ottiene la salvezza eterna. La discendenza razziale da Abramo, pertanto, non determina alcun privilegio”.

http://lariscossacristiana-libri.blogspot.com/2010/01/raffaele-ragni-la-milizia-dellarcangelo.html